Treviso - Sezione Alpini Treviso

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ALPINI DECORATI NELLA GRANDE GUERRA
del Comune di

TREVISO
Francesco Battaggia, 16232/28, alp., XXIII/XXIX RA; n. Treviso
MBVM: Durante un’audace operazione di sorpresa effettuata in pieno giorno dalla propria compagnia d’assalto contro una forte posizione nemica, si slanciava con grande ardimento sull’obiettivo fissato, ed incurante del fuoco nutrito delle mitragliatrici e della fucileria austriaca, concorreva a travolgere le difese ed a catturare i difensori. Sotto l’intenso fuoco di reazione delle artiglierie avversarie, manteneva contegno calmo e sereno lavorando con ardore ad apprestare a difesa le trincee conquistate. Esempio di elevata devozione al dovere e di sprezzo del pericolo – Dosso Alto, 3 agosto 1918.
(R.D. 31 agosto 1919, B.U. 1919, d. 78, p. 4971).
Giovanni Benvegnù, asp. uff., 1° Alp.; n. Treviso
MBVM: Comandante di una pattuglia, incaricata di riconoscere di notte un tratto di terreno antistante alle trincee nemiche, col suo fermo e deciso contegno sotto il violento fuoco avversario, assolse interamente il proprio compito, dimostrando grande coraggio e sangue freddo. Dava anche bell’esempio di sprezzo del pericolo nel curare, sempre sotto il fuoco, il trasporto entro le nostre linee di un soldato gravemente ferito — Monte Cimone, 12 agosto 1917.
(D.Lgt. 22 dicembre 1918, B.U. 1918, d. 84, p. 6709).
Ettore Benvenuti, ten., 3° Art. mont.; n. Treviso
MBVM: Comandante di una sezione isolata, tenne il comando con abilità e coraggio durante le operazioni per la presa di un’importante posizione, dando bella prova di iniziativa e di ardire, spostando, durante gli attacchi nemici, sotto il fuoco intenso di fucileria e artiglieria, uno dei pezzi del proprio appostamento per meglio fronteggiare gli attacchi che minacciavano il suo fianco sinistro — Monte Coston, 17-26 settembre 1915.
(D.Lgt. 13 settembre 1916, B.U. 1916, d. 81, p. 4549).
Ottone Bovo, 47922/28, art. mont., 2° Art. mont.; n. Treviso
ES/CGVM: Sotto il fuoco di fucileria nemica, disimpegnava le proprie funzioni di servente con attività e coraggio — Passo di Volaja, 12 giugno 1915.
(D.Lgt. 7 novembre 1915, B.U. 1915, d. 79, p. 2696, commutato in CGVM con R.D. 2 novembre 1922, B.U. 1922, d. 69, p. 2638).
Gian Giacomo Caramel, asp. uff., 2° Alp., btg. Val Varaita, 222a cp.; n. Treviso
MAVM: Comandante di una sezione pistole mitragliatrici, sotto l’intenso bombardamento nemico, dimostrava calma e ardire, cooperando con slancio alla cattura di prigionieri ed impossessandosi di mitragliatrici e di grande quantità di materiale da guerra — Monte Vodice, 18-21 maggio 1917.
(D.Lgt. 11 aprile 1918, B.U. 1918, d. 26, p. 1880).
Pietro Fabbris, ma Fabris, s. ten., 4° Alp., btg. Val Baltea, 242a cp.; n. Treviso
MAVM: Conduceva la sua sezione mitragliatrici in modo brillante ed audace: ferito, continuò a dirigere il fuoco con calma ed ardimento: nuovamente ferito non si ritirò che in seguito a ripetuti ordini — Vedretta di Lares, 15 giugno 1917.
(D.Lgt. 11 novembre 1917, B.U. 1917, d. 83, p. 6840).
Antonio Giacometti, s. ten., 2° Alp.; n. Treviso
MBVM: Incurante del pericolo, guidò arditamente il proprio plotone all’attacco di forti posizioni avversarie. Costretto a ripiegare, rimase ultimo sulla posizione, curando il trasporto dì tutti i feriti — Monte Cukla (Rombon), 16 settembre 1916.
(D.Lgt. 1° luglio 1917, B.U. 1917, d. 50, p. 4339).
Cesare Manoni, s. ten., 7° Alp., btg. Val Cismon; n. Treviso
MBVM: Comandante interinale di una sezione mitragliatrici, contribuì efficacemente e in diverse azioni al buon risultato di esse, battendo con intenso fuoco le posizioni e le retrovie del nemico. Fatto segno al tiro aggiustato di artiglieria avversaria, che gli sconvolse una piazzuola e gli ferì un capopezzo, continuò a concorrere all’azione col fuoco della mitragliatrice appostata sulla piazzuola vicina. Ferito leggermente, non si allontanò dalla posizione che ad azione finita — Monte Cauriol (Alpi di Fassa), 15 settembre-8 ottobre 1916.
(D.Lgt. 1° luglio 1917, B.U. 1917, d. 50, p. 4347).
Cesare Manoni, ten., 7° Alp., btg. Val Cismon; n. Treviso
MAVM: Comandante di una sezione mitragliatrici, di propria iniziativa assaliva con mirabile slancio il nemico incalzante, che era risoluto occupare una importante posizione, trascinando con l’esempio i propri uomini, finché cadeva eroicamente sul campo, esempio mirabile di coraggio e di entusiasmo — Monte Tomatico (Feltre), 14 novembre 1917.
(R.D. 20 luglio 1919, B.U. 1919, d. 59, p. 4018).
† Cesare Manoni, di Treviso, MAVM e MBVM: da s. ten. cte una sez. mitr. al btg. Val Cismon, 7° Alp., aveva meritato la MBVM tra il 15 settembre e l’8 ottobre 1916 sul Monte Cauriol; da ten. al medesimo reparto e col medesimo incarico meritò la MAVM il 14 novembre 1917 sul Monte Tomatico, dove venne ucciso in combattimento. Era studente in ingegneria all’Università di Padova (da: Albo Caduti Università di Padova, tramite S. Musi).
Leonardo Mareschi, s. ten. cpl., XIV/LII RA; n. Treviso
CGVM: Brillantemente comandava una pattuglia di dieci uomini, sorprendeva e catturava un piccolo posto nemico prima che potesse dare l’allarme, penetrava nelle linee nemiche raggiungendo un comando di battaglione, riuscendo a rendere impossibile qualunque resistenza e catturando prigionieri – Monte Zomo, 1 novembre 1918.
(R.D. 3 aprile 1926, B.U. 1926, d. 22, p. 1346).
† Marcello Navarini, asp. uff., 5° Alp., 694a cp. mitr. alp.; n. Treviso
MAVM: Comandante di una sezione mitragliatrici, postate coraggiosamente le sue armi contro il reticolato, investiva con precise raffiche di fuoco le trincee dell’avversario. Essendo caduti i serventi, mentre tentava di mettere in salvo un’arma, veniva colpito a morte, bell’esempio di valore e di alto sentimento del dovere — Regione Ponari, 10 giugno 1917.
(D.Lgt. 25 luglio 1918, B.U. 1918, d. 46, p. 3848).
† Marcello Navarini, di Treviso, MAVM il 10 giugno 1917 sul Monte Ortigara dove, come asp. uff. del 5° Alp., comandava una sezione della 694a cp. mitr. alp.; ferito nell’azione mentre cercava di riportare nelle nostre linee una delle sue mitragliatrici, morì il 12 giugno 1917 all’Ospedaletto da campo n. 134. Era studente alla facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia (archivio Unipv).
Pasquale Perisinotto, 39135/28, art. mont., 2° Art. mont.; n. Treviso
MBVM: Puntatore di coraggio e calma esemplari, disimpegnò con bravura il compito suo in intensa prolungata azione di fuoco della batteria, allo scoperto, sotto aggiustato e incessante tiro di artiglieria nemica di medio calibro. Valorosamente difese il suo pezzo a colpi di moschetto, contro l’assalto del nemico, portatosi a pochi metri dalla batteria, contribuendo a ricacciarlo per due volte dalla posizione — Monte Madlessena (Udine), 27 ottobre 1917.
(R.D. 11 maggio 1922, B.U. 1922, d. 30, p. 1089).
Emerico Porta, magg., 7° Alp., cte btg. Val Cordevole; n. Treviso
MAVM: Comandante di battaglione, durante un violento bombardamento e nei successivi attacchi effettuati in forze da masse nemiche, accorreva sulle primissime linee, dove maggiore era il pericolo. Col contegno calmo e sicuro, prodigandosi coraggiosamente sotto il fuoco micidiale, conservava alto lo spirito dei dipendenti ed infondeva a loro la ferma volontà di resistere, onde la posizione fu mantenuta ed il nemico ributtato con ingenti perdite — La Castella, 25 novembre 1917.
(D.Lgt. 15 settembre 1918, B.U. 1918, d. 63, p. 5092).
Attilio Ricci, ten. M.T., 8° Alp.; n. Treviso
MAVM: In vari combattimenti dava mirabile esempio di audacia, di calma e di iniziativa. Per due volte disimpegnata la compagnia da un tentato accerchiamento del nemico, la guidava al contrattacco, riconquistando posizioni perdute da altro nostro reparto. In una successiva fase del combattimento, incuorava i propri dipendenti alla lotta, lanciando bombe sull’avversario e
mantenendo sempre compatti i suoi uomini — Monte d’Avien-Monte Solarolo, 25 novembre 1917.
(D.Lgt. 8 giugno 1919, B.U. 1919, d. 41, p. 2807).
Francesco Ronchese, asp. uff. med., 2° Art. mont.; n. Treviso
ES: Durante un violento e bene aggiustato bombardamento delle artiglierie avversarie, accorreva con abnegazione e coraggio a medicare alcuni feriti gravi sul luogo stesso ove giacevano, benché questo fosse esposto, e non si ritraeva se non dopo di avere completamente e diligentemente espletata la propria opera — Monte Seranta, ma Serauta-Rocca Piston (Belluno), 10 maggio 1917.
(D.Lgt.18 ottobre 1917, B.U. 1917, d. 79, p. 6592).
Francesco Ronchese, s. ten. med., 7° Alp.; n. Treviso
MBVM: In ripetuti importanti combattimenti, con calma serena, abnegazione e grande sprezzo del pericolo, provvedeva alla medicazione di numerosi feriti sulle prime linee, malgrado il violento fuoco nemico. In una speciale circostanza, nottetempo, usciva dalle nostre linee a capo di una pattuglia per raccogliere taluni feriti gravi rimasti sul terreno della lotta — Monfenera-Asolone-Col Caprile, novembre-dicembre 1917.
(R.D. 2 ottobre 1924, B.U. 1924, d. 47, p. 2686).
Gino Scarpa, s. ten. cpl., 5° Alp., btg. Vestone, 55a cp.; n. Treviso
MBVM: Comandante di una sezione pistole mitragliatrici, precedeva coraggiosamente la prima ondata d’assalto cooperando efficacemente, con precise raffiche di fuoco, a indebolire la tenace resistenza del nemico. Caduti gli altri ufficiali, assumeva il comando della compagnia, disimpegnando il grave compito con calma e ardimento esemplari — Ponari, 10 giugno 1917.
(D.Lgt. 11 aprile 1918, B.U. 1918, d. 26, p. 2026).
Pietro Schiavon, 2360/28, art. mont., 2° Art. mont.; n. Treviso, fraz. Sant’Ambrogio di Fiera
CGVM: Operaio di batteria sulla linea dei pezzi con singolare fermezza, sotto l’infuriare delle granate nemiche, metteva in efficienza uno dei due pezzi colpiti, confermando ancora una volta il suo coraggio – Monte Coston-Monte Grappa, 15 giugno 1918.
(R.D. 7 febbraio 1926, B.U. 1926, d. 9, p. 420).
Mario Sonda, s. ten., 3° Art. mont.; n. Santa Maria del Rovere (Treviso)
MBVM: In prima linea, sotto il fuoco nemico di artiglieria e di bombe, dirigeva il tiro di un pezzo, rincorando col suo fermo contegno í propri dipendenti, finché veniva ferito gravemente — Bosco del Nad Logem, 17 settembre 1916.
(D.Lgt. 1° luglio 1917, B.U. 1917, d. 50, p. 4366).
Giuseppe Trento, s. ten. cpl., 7° Alp.; n. Treviso
MBVM: Comandante di una sezione mitragliatrici, attaccato più volte resisteva con fermezza e tenacia finché, rimasto con un sol uomo, cadde nelle mani del nemico — Monte Fontanel (Val Calcino), 11-13 dicembre 1917.
(D.Lgt. 29 maggio 1919, B.U. 1919, d. 35, p. 2568).
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