Santa Croce del Montello
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SANTA CROCE DEL MONTELLO
Via Luigi Lama, 2 - 31040 Santa Croce del Montello
Anno di fondazione: 1961
Il Montello è sempre stato zona a prevalente reclutamento alpino e pertanto anche i giovani del paese furono in gran parte inquadrati nei reparti alpini partecipando a tutte le vicissitudine vissute dalle truppe alpine particolarmente durante i conflitti mondiali 1915/18 e 1940/45.
Di qui la sentita esigenza dei congedati di non appendere il cappello al chiodo, ma di continuare a portarlo in tutte quelle circostanze in cui è maggiormente sentito il desiderio di far sapere anche agli altri di essere appartenenti al meraviglioso corpo degli Alpini.
Così dopo accurati preparativi il 5 Marzo 1961 ebbe luogo la cerimonio della costituzione ufficiale del Gruppo, presenziato anche dall’allora presidente sezionale ANA Treviso ing. Luigi Tonon.
Alla celebrazione della S. Messa ed alla benedizione del gagliardetto ha provveduto il cappellano della sezione di Treviso padre Carlo Marangoni, pluridecorato ufficiale degli alpini, assistito dal parroco don Cesare. Madrina signora De Faveri Filomena, moglie dell’alpino Bernardi Fortunato disperso in Russia. In questo giorno viene eretto anche il Nostro monumento adiacente il campanile.
Primo capogruppo Sartor Erminio. Dopo di lui tale incarico fu ricoperto da Trentin Agostino, De Martin Azeglio, Casella Vittorino, Zamai Marcello e da ultimo Bortolini Giovanni, il quale con l’immutato entusiasmo dei suoi predecessori, continua tutt’ora a guidare il Gruppo.
Allo scopo di meglio coordinare le proprie attività, il Gruppo si è dotato anche di una sede, situata nell’edificio delle ex scuole elementari, dove è stato ricavato un locale utilizzabile, a seconda delle esigenze, ad uso fureria, riunioni e ristorazione.
Il raduno annuale del Gruppo avveniva il 26 Dicembre, festa di Santo Stefano; poiché questo si ripeteva per diversi anni, è stato scelto come Patrono del Gruppo.
Il territorio, prima linea durante la Prima Guerra Mondiale, è stato scelto dal Sodalizio Ragazzi del ’99 che ha scelto il paese di Santa Croce del Montello come loro città monumentale e luogo di pellegrinaggio cui viene dedicata la piazza; dal Sodalizio viene donata una croce bianca denominata “Pax Mundi” benedetta da papa Giovanni XXIII eretta all’estremità del campanile. Viene anche eretto un monumento ai Ragazzi del ‘99, il “Monumento alla Mamma del Soldato”, progettato dell’Arch. Prof. Pietro del Fabro, Ten. Col. degli Alpini, già presidente della Sez. ANA Treviso. A questo in un secondo momento è stato posizionato un cappello alpino in bronzo; in questa occasione viene donato dal Sodalizio un nuovo gagliardetto al Gruppo alpini.
Presente all’interno dell’area delle scuole elementari, il monumento al poeta E.A. Mario, autore della leggenda del Piave, e di una barca da ponte.
In memoria di questi Ragazzi e della catastrofe di quegli eventi, il gruppo si occupa tutt’ora della gestione di tali monumenti. In gestione anche il carillon della torre campanaria che scandisce la leggenda del Piave.
Molto sentito nel gruppo è la giornata di incontro con i ragazzi portatori di handicap del “Gruppo la Tribù”, manifestazione tutt’ora in svolgimento con cadenza, annuale organizzata dai raggruppamenti del comprensorio Montelliano, con la prima edizione svoltasi proprio a S. Croce del Montello.
Il Gruppo è presente, attivo e disponibile alla collaborazione per la riuscita delle manifestazioni paesane, gestione della cura del paese e dei suoi monumenti, e una parte dei suoi iscritti è impegnata nell’attività della Protezione Civile ANA-Nucleo Piave-Montello.
(Aggiornamento 29 ottobre 2020)