Pieve di Soligo
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ALPINI DECORATI NELLA GRANDE GUERRA
del Comune di
PIEVE DI SOLIGO
Luigi Balliana, 38861/28, cap., 7° Alp., btg. Feltre; n.
Pieve di Soligo (Treviso)
MAVM: Con ammirevole e stoica fermezza d’animo, benchè avesse le
braccia troncate dallo scoppio di una granata, continuava ad incoraggiare i
compagni all’assalto — Cima Cauriol, 27 agosto 1916.
(D.Lgt. 25 gennaio 1917, B.U. 1917, d. 9, p. 866).
Gerolamo Busolli, capit., 7° Alp., btg. Pieve di Cadore, cte 67a cp.; n. Pieve di Soligo (Treviso)
CGVM: Durante il
combattimento, in terreno aspro, difficile ed intensamente battuto dal fuoco
nemico, animava e guidava i suoi soldati, dando loro esempio di arditezza e di
calma. Rimase ferito — Bacher Bach, 4 agosto
1915.
(D.Lgt. 9 aprile 1916, B.U. 1916, d. 32, p.
1480), commutata in
MAVM: Accorse con un reparto
tempestivamente, di propria iniziativa, in aiuto di truppe attaccate,
ristabilendo la situazione su importante posizione montana. In altra azione,
durante l’attacco di una trincea nemica, tenne contegno ammirevole, rimanendo a
lungo ad incitare i dipendenti alla lotta, sebbene avesse una mascella
sconciamente fracassata da un proiettile nemico — Cima di Savaredo, ma Lavaredo-Torrente
Bacher, 26 maggio-4 agosto 1915.
(R.D. 24 maggio 1923, B.U. 1923, d. 29, p.
1452).
Gerolamo Busolli, magg., 4° Alp., btg. Monte Levanna; n. Pieve di Soligo (Treviso)
MAVM: Nell’intensa lotta
svoltasi al Vodice -Quota 592- seppe esplicare la maggiore energia di comando trasfondendo
nei suoi dipendenti quella calma serenità di spirito, fattori precipui di
resistenza e di vittoria. Mentre, spintosi fin sulle prime linee, incoraggiava
i dipendenti con la parola e con l’esempio a respingere un contrattacco nemico,
veniva ferito al capo da schegge di granata a mano. Ciò nondimeno, nonostante
il dolore, rimaneva al suo posto fino a notte inoltrata, continuando a reggere
il comando del battaglione e a dare le disposizioni più opportune per il
rafforzamento della posizione e per ributtare i continui contrattacchi del
nemico. Ha dimostrato di possedere belle virtù militari e di comandante — Vodice (quota 592), 17 maggio 1917.
(D.Lgt. 18 ottobre 1917, B.U. 1917, d. 75,
pp. 6163-64).
Gerolamo Busolli, ten. col., 4° Alp., cte btg. Monte Levanna; n. Pieve di Soligo (Treviso)
MAVM: Con mirabile valore, alla testa degli arditi del battaglione,
riconquistava una posizione nemica facendovi prigionieri e prendendovi
mitragliatrici. Per 28 ore la presidiava, benché ferito, respingendo, con pochi
alpini, continui e formidabili contrattacchi – Monte Solarolo (Grappa), 24-25 ottobre 1918.
(R.D. 18 luglio 1920, B.U. 1920, d. 61, p.
3360).
Gerolamo Busolli nato a Pieve di Soligo (Treviso), 3 MAVM, ES.
Meritò l’ES ad Ettangi (Libia) il 18 giugno 1913 da capit. al 7° Alp., btg. Feltre, grado e reparto con i
quali ottenne anche la prima MAVM, conferitagli per i combattimenti del 25
maggio e del 4 agosto 1915, dove rimase ferito. Promosso maggiore, assunse il
comando del btg. Monte Levanna, del 4° Alp., col quale meritò la seconda MAVM sul Monte Vodice
il 17 maggio 1917, dove rimase nuovamente ferito da scheggia di granata, e la
terza MAVM, ottenuta sul Monte Solarolo (Grappa), il 24-25 ottobre 1918 dopo la
promozione a ten. col. Nel dopoguerra, Busolli comandò il deposito del 6° Rgt.
Alpini e poi il btg. Edolo. Concluse la carriera col grado di generale e morì nel 1946.
† Giocondo Dal
Toè, 46390/28, art.
mont., 2° Art. mont.; n. Pieve di Soligo (Treviso)
MBVM: Sotto ben aggiustato
fuoco di preponderante artiglieria nemica, spostava il pezzo e lo metteva al sicuro
dai colpi in pieno, nonostante che fossero feriti od uccisi da uno shrapnel gli
altri serventi, rimanendo, infine, morto egli stesso — Pizzo Avostanis, 27 giugno 1915.
(D.Lgt. 7 novembre 1915, B.U. 1915, d. 78,
p. 2623).
Giuseppe De Osti, 10762/28, alp., 7° Alp.; n. Pieve di Soligo (Treviso)
MBVM: Gareggiando con i
compagni d’arme, si portava nelle linee avversarie, attraversando tre ordini di
reticolati, di cui due elettrizzati. Vinta la ostinata resistenza di una
piccola guardia nemica, cooperava arditamente alla sua cattura – Case Alte di Loppio, 12 febbraio 1918.
(D.Lgt. 23 marzo 1919, B.U. 1919, d. 20, p.
1482).
Bernardino Ghetti, ten. cpl., 1° Alp.; n. Pieve di Soligo (Treviso)
MBVM: Bell’esempio di calma e
coraggio, seppe mantenere l’ordine fra i dipendenti, in momenti estremamente
difficili e fu di valido aiuto ai superiori nelle fasi più pericolose della
giornata — Monte Campigoletti,
10 giugno 1917.
(D.Lgt. 13 giugno 1918, B.U. 1918, d. 40,
p. 3171).
Michele Parussolo, 537/28, alp., 7° Alp., btg. Pieve di Cadore, 96a cp.; n. Pieve di Soligo (Treviso)
CGVM: Quale esploratore,
disimpegnò il suo mandato con ardimento e noncuranza del pericolo — Monte Piana, 20 luglio 1915.
(R.D. 29 ottobre 1925, B.U. 1925, d. 57, p.
3380, in commutazione CMG concessa con R.D. 1 febbraio 1920, B.U. 1920, d. 14).