Enrico Reginato
La Sezione
ENRICO REGINATO
MEDAGLIA D’ORO al V. M.
Enrico Reginato è nato a Treviso il 5 Febbraio 1913. Laureatosi a Padova in Medicina e Chirurgia, ha esercitato la professione dal 1938 al 1940 a Padova ed a Alessandria. Il primo Gennaio 1941 è nominato sottotenente medico di complemento ed è assegnato allo Ospedale Militare di Alessandria quale assistente al Reparto Dermoceltico dal 20 Febbraio al 21 Marzo e successivamente al 1° Reggimento Alpini, con il quale è partito, nel Marzo 1941, per l’Albania prendendo parte, fino al Maggio successivo, alle operazioni sul fronte greco - albanese.
Rimpatriato, è stato prima al Battaglione Mondovì e dall’Ottobre dello stesso anno, al Battaglione Sciatori Monte Cervino. Partito per il fronte russo nel gennaio 1942, quattro mesi dopo, il 28 Aprile, è caduto in mano nemica nella battaglia di Stalino finendo nei campi di prigionia che ha sopportato in condizioni fisiche menomate dalle fatiche e dai disagi.
E’ rientrato a Treviso il 13 Febbraio 1954, dopo dodici lunghi anni di detenzione e di punizioni per accuse insussistenti, accolto dall’anziana madre Ida che non aveva mai perso la speranza di riabbracciarlo, morta a 109 anni nel 1983. Accolto all’ingresso della città dal Sindaco dell’epoca Tronconi, Reginato fu portato in trionfo in Piazza dei Signori e dal balcone della Prefettura salutò la folla festosa che lo aspettava. Membro effettivo della Commissione Medica Pensioni di Guerra dal 1° Ottobre 1954 al 1° Novembre 1955 a Treviso, è stato promosso Capitano con anzianità Gennaio 1951 e collocato in congedo a domanda nel Novembre 1955. Dal 1° Ottobre dello stesso anno è stato Ispettore Sanitario della Federazione Casse Mutue di Malattia fra i Coltivatori Diretti. Richiamato il 2 Maggio 1956 è stato promosso per merito di Guerra in servizio permanente effettivo col grado di Tenente ed anzianità Dicembre 1942.
Ha scritto anche un libro dal titolo "12 anni di prigionia nell'URSS" (stampato da Zoppelli Srl per conto delle Edizioni Canova di Treviso) nel quale racconta come ha vissuto i 146 mesi trascorsi nei campi di prigionia dell'allora Unione Sovietica esercitando la sua professione di medico a favore dei soldati prigionieri con i mezzi che aveva e nei modi che gli erano consentiti. Da leggere.
Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – decorato vivente - :
“Ufficiale medico di provata capacità professionale in servizio presso una compagnia alpina, durante una dura azione per la conquista di un caposaldo russo, incurante del pericolo si portava nelle posizioni più avanzate. Individuato dal nemico e sottoposto a violento fuoco di mortai, con alto senso del dovere continuava la sua opera ed assicurava, in tal modo, la cura e il sollecito sgombero dei feriti. Rikovo (Russia) 18 Marzo 1942”
Enrico Reginato è deceduto il 16 Aprile 1990 nel Policlinico Militare di Padova a settantasette anni, assistito dalla moglie Imelda Tosato e dai figli Giovanni ed Eugenie.