Conegliano
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ALPINI DECORATI NELLA GRANDE GUERRA
del Comune di
CONEGLIANO
† Andrea Benso, 2715/28, cap. m., 7°
Alp., btg. Monte Marmolada; n. Conegliano (Treviso)
MAVM: Capo mitragliatrice,
durante un violento attacco nemico, essendo stati messi fuori combattimento
tutti i serventi, faceva agire da solo la sua arma, piazzandola sul ciglio
della trincea, e contribuiva efficacemente a respingere il nemico, finchè una
palla lo colpiva in fronte — Monte Tondarecar (Asiago), 15 novembre 1917.
(R.D. 2 giugno 1921, B.U. 1921, d. 37, p.
1777).
† Antonio Ceschin, 42269/28, cap. m., 7° Alp., btg. Pieve di Cadore; n. Conegliano
(Treviso); MAVM: Incitava con la voce e
con l’esempio gli uomini della sua squadra ad avanzare su rocce impervie,
malfide, battute dal fuoco nemico. Colpito da scheggia di granata, continuò ad
avanzare, finché, colpito a morte una seconda volta da un altro scoppio di
granata, cadde gridando: “Avanti Alpini, per l’onore d’Italia”; morì dopo poche
ore — Lagazuoi Piccolo, 21
giugno 1917.
(D.Lgt. 18 ottobre 1917, B.U. 1917, d. 75, p.
6156).
Fermo Ceotto, 9001/28, cap. m., 2°
Art. mont.; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Ottimo capo pezzo,
altamente distintosi in un precedente fatto d’arme, sebbene ferito ad una mano,
continuava a manovrare l’otturatore di un pezzo privo di manubrio conservando
così, durante tutto il combattimento, il pezzo stesso in piena efficienza – Case Pirche (Vicenza), 28 gennaio 1918.
(D.Lgt. 8 giugno 1919, B.U. 1919, d. 41, p.
2824).
Ugo Cerletti, capit. med., 5° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Offertosi
spontaneamente quale ufficiale medico di una centuria di alpini destinata ad
operare in alta montagna, oltre ad aver dato prova di preclare doti
professionali, strappando a sicura morte, nelle regioni dei ghiacciai,
ufficiali e soldati feriti, sopportava con serenità disagi e fatiche e si
dimostrava ardito e sprezzante del pericolo nei combattimenti impegnati dalla
centuria stessa — Valtellina,
agosto-dicembre 1915.
(D.Lgt. 16 agosto 1918, B.U. 1918, d. 52, p.
4402-4403).
Giacomo De Palma, ten., 6° Alp., btg. Val Leogra; n. Conegliano (Treviso)
CGVM: Offertosi volontariamente
per un’ardita ricognizione, a capo di una pattuglia, e, riconosciuta la
necessità di trattenere il nemico incalzante, benché assai superiore in numero,
lo attaccava risolutamente, e, con strenua lotta, lo tratteneva il più a lungo possibile
per dar tempo ai reparti antistanti di disporsi pel combattimento — Monte Maggiore, 26 ottobre 1917.
(R.D. 27 gennaio 1927, B.U. 1927, d. 7, p. 381).
Giacomo De Palma, ten. cpl., 6° Alp., btg. Val Leogra; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Quale aiutante maggiore
in 2ª, instancabile e coraggioso fu di valido aiuto in ogni momento dell’azione.
Essendo un’ala della nostra fronte minacciata da infiltrazioni nemiche, vi
accorse con pochi uomini sotto un violento fuoco, concorrendo efficacemente a
ristabilire la continuità della linea e rimanendovi fino al termine del
combattimento — Monteaperto, ma
Monteaperta (Udine), 27 ottobre 1917.
(D.Lgt. 23 marzo 1919, B.U. 1919, d. 20, p.
1482).
Vincenzo Da Lozzo, 46079/28, zapp., 7° Alp., btg. Pieve di Cadore; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Facendo parte di una
pattuglia di combattimento, della quale rimaneva solo superstite, si cacciava
innanzi sotto i reticolati nemici, donde ritornava miracolosamente illeso,
recando importanti informazioni al proprio comandante di reparto — Monte Cadini, 12 giugno 1916.
(D.Lgt. 25 gennaio 1917, B.U. 1917, d. 9,
p. 768).
Camillo Marchi, s. ten. M.T., 8°
Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Prese parte a tutti gli
assalti contro le trincee nemiche finchè cadde ferito. Fu costante esempio di
ardire — Monte Pal Piccolo,
26-27 marzo 1916.
(D.Lgt. 29 ottobre 1916, B.U. 1916, d. 96,
p. 5709).
Antonio Mattiuz, 12180/28, alp., 7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
CGVM: Porta-ordini addetto al
comando di un battaglione, in otto giorni di accaniti combattimenti, adempiendo
con singolare coraggio le mansioni a lui affidate, contribuì grandemente alla
buona riuscita dell’azione – Monte Valderoa-Rasai-Feltre, 23-31 ottobre 1918.
(R.D. 26 agosto 1926, B.U. 1926, d. 50, p.
3433).
Giuseppe Piccin, 23225-bis/28, alp.,
7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Facente parte di una
squadra di rincalzo ad altra nostra truppa già scossa, si slanciava decisamente
contro il nemico attaccante, trascinando avanti con l’esempio molti compagni esitanti
— Cima Valderoa, 14 dicembre
1917.
(D.Lgt. 29 maggio 1919, B.U. 1919, d. 35,
p. 2547).
Giovanni Piovesana, asp. uff., 7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MAVM: Occupava con il plotone
una cengia sopra una posizione sotto la quale doveva brillare una potente mina.
Con mirabile esempio di arditezza, d’energia e disprezzo del pericolo teneva la
posizione e, con bella perizia alpina, sapeva fermare entro una grotta 60
austriaci venuti a riprendere la posizione perduta — Castelletto, 11 luglio 1916.
(D.Lgt. 25 gennaio 1917, B.U. 1917, d. 9,
p. 736).
Giovanni Piovesana, ten., 7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MAVM: Comandante di un plotone d’assalto, con arditi servizi di
pattuglia, personalmente riconosceva la linea nemica. Si apriva poi con mirabile
ardimento i varchi attraverso due linee di reticolato, ed attendeva
l’avversario, appostato col suo plotone, nei posti delle sue stesse piccole
guardie. Al sopraggiungere di un drappello di nemici, li metteva in fuga,
infliggendo loro perdite e facendone prigioniero uno dopo viva lotta. Già,
distintosi in precedenti azioni per calma e coraggio – Conca Laghi (Posina), 25 settembre 1918.
(R.D. 8 agosto 1920, B.U. 1920, d. 70, p.
3821).
Isidoro Roberti, 7642/28, alp., 7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MAVM: Ferito durante
l’assalto, volle tornare al combattimento e vi si comportò da prode. Colpito
una seconda volta e gravemente, non si perdeva d’animo e continuava ad incitare
con nobili parole i compagni alla resistenza — Vallone di Syroka, 20-22 ottobre 1917.
(D.Lgt. 13 ottobre 1918, B.U. 1918, d. 68,
p. 5491).
Angelo Salvador, 40294/28, serg., 7° Alp.; n. Conegliano, fraz. Scomigo
(Treviso)
MAVM: In tutti i
combattimenti a cui prese parte fin dall’inizio della guerra, si distinse per calma
e coraggio e diede costante esempio ai suoi inferiori di elevato sentimento
militare. Venuto a mancare l’ufficiale, assunse il comando del plotone e lo
guidò con fermezza ed energia al contrattacco, respingendo ed inseguendo il
nemico, e rimanendo gravemente ferito — Croda dell’Ancona, 16 giugno 1916.
(D.Lgt. 3 marzo 1918, B.U. 1918, d. 15, p. 131).
Mario Torriani, s. ten., 7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Comandante una pattuglia incaricata insieme con un’altra di un
colpo di mano, contribuiva con la sua audacia e con la sua perizia ad
infliggere perdite ed a fugare drappelli nemici. Noncurante del pericolo, si
slanciava a raccogliere un caporale gravemente ferito ed a trarlo in salvo,
incurante del vivo fuoco di fucileria, mitragliatrici e artiglieria avversaria – Conca Laghi (Posina), 25 settembre 1918.
(R.D. 8 agosto 1920, B.U. 1920, d. 70, p.
3953).
Agostino Xalle, alp., XXXI RA; n. Conegliano (Treviso)
MAVM: Si offriva
spontaneamente a spazzare diverse profonde gallerie dai nemici che vi si erano
annidati. Vi penetrava con ardimento, e, nonostante la vivissima reazione di
fuoco, riusciva sempre a mettere in fuga l’avversario e a far prigionieri.
Circondato, si difendeva strenuamente, contrattaccando, uccidendo molti nemici
e facendo altri prigionieri, nonostante la resistenza formidabile
dell’avversario trincerato in intricate gallerie a lui note. Riusciva poscia a
mettersi in salvo nelle proprie linee – Monte Majo-Val Posina, 30 agosto 1918.
(R.D. 16 novembre 1919, B.U. 1919, d. 109,
p. 6526).
Giovanni Zamperetti, 6709/28, cap., 6° Alp., btg. Val Leogra; n. Conegliano (Treviso)
MBVM: Di esempio ai compagni
per grande valore, entrava fra i primi in un elemento di trincea, scacciandone
i difensori. In successivi ritorni offensivi nemici, incurante del fuoco
violento di numerose mitragliatrici, ritto sul margine della trincea lanciava
bombe a mano e sassi, rendendo così vani gli sforzi avversari — Monte Cimone, 23 luglio 1916.
(D.Lgt. 1° febbraio 1917, B.U. 1917, d. 12,
p. 979).
Angelo Zanchetta, 42092/28, cap., 7° Alp.; n. Conegliano (Treviso)
CGVM: Si distingueva in
combattimento per ardire e sprezzo del pericolo – Monte Solarolo (Treviso), 25 ottobre
1918.
(R.D. 26 agosto 1926, B.U. 1926, d. 50, p.
3462).