Cison di Valmarino
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ALPINI DECORATI NELLA GRANDE GUERRA
del Comune di
CISON DI VALMARINO
Lorenzo Buffon, 36566/28, serg., 2°
Art. mont.; n. Cison di Valmarino (Treviso)
MBVM: Capo pezzo, sempre
pronto ed impavido di fronte al pericolo, manteneva nei serventi la calma
necessaria pel buon funzionamento del pezzo, anche nei momenti più critici,
mentre più si intensificava il fuoco nemico di controbatteria — Monte Santo, 29 agosto 1917.
(R.D. 25 agosto 1919, B.U. 1919, d. 74, p.
4803).
Giuseppe Cecchinel, 18876/28, alp. zapp., 7° Alp.; n. Cison di Valmarino (Treviso)
MBVM: Nell’assalire una
trincea nemica dava prova di grande ardimento e bello slancio. Seguendo un caporale,
si spingeva all’assalto di una mitragliatrice, fugando l’avversario e facendo
dei prigionieri — Siroka Nijva, 21
agosto 1917.
(D.Lgt. 13 ottobre 1918, B.U. 1918, d. 68,
p. 5528).
Giovanni Magagnin, 36621/28, serg., 7° Alp.; n. Cison di Valmarino (Treviso)
MBVM: Con un ardito colpo di
mano, uscito dalle linee unitamente ad altri due militari della compagnia, affrontava
un gruppo di tiratori avversari, che, appiattati a breve distanza dalla
posizione, molestavano fortemente i nostri reparti avanzati, e dopo breve
accanita lotta li traeva prigionieri entro le nostre trincee — Mesniak, 24 agosto 1917.
(D.Lgt. 13 ottobre 1918, B.U. 1918, d. 68,
p. 5567).
Giacomo Perenzin, 31689/28, alp. zapp., 7° Alp.; n. Cison di Valmerino, ma Cison
di Valmarino (Treviso)
MBVM: Sempre primo dove
maggiore era il pericolo, durante l’attacco e sotto il violento fuoco nemico,
soccorreva e trasportava in luogo sicuro un compagno ferito, tornando subito
dopo al proprio posto di combattimento – Monte Valderoa (Monte Grappa), 27 ottobre 1918.
(R.D. 18 novembre 1920, B.U. 1920, d. 93,
p. 5244).
† Giuseppe Possamai, 18845/28, alp., 7° Alp.; n. Cison di Valmarino (Treviso)
MBVM: Durante il
combattimento, incoraggiava i compagni coll’esempio e con la parola. Slanciatosi,
quindi, alla testa della sua squadra, per tagliare i reticolati nemici, cadeva
colpito a morte — Croda dell’Ancona,
20 giugno 1916.
(D.Lgt. 25 luglio 1918, B.U. 1918, d. 46, p.
3944).
Giuseppe Possamai, 23629/28, serg., 7° Alp., btg. Monte Antelao; n. Cison di Valmarino (Treviso)
MBVM: Dopo una marcia
d’avvicinamento di 10 ore, non appena avvistato il nemico, si precipitava
animosamente, attraverso a terreno insidioso, contro di esso, e raggiuntolo tra
i primi della sua compagnia, validamente cooperava a fare alcuni prigionieri ed
a catturare mitragliatrici – Monte Viderne, 3 novembre 1918.
(R.D. 18 novembre 1920, B.U. 1920, d. 93,
p. 5248).
Giacomo Zanin, 31747/28, cap. m.,
1° Alp.; n. Cison di Valmarino, fraz. Torena (Treviso)
CGVM: Slanciatosi all’assalto
di forte posizione, con l’esempio del suo coraggio e del suo ardimento, trascinava
la propria squadra ad occuparla, sotto il violento fuoco nemico e vi giungeva
fra i primi, cooperando alla cattura dei prigionieri — Monte Majo, 17-18 ottobre 1917.(R.D. 3 aprile 1924, B.U. 1924, d. 17, p.
1075, in commutazione della CMG conferitagli con D.Lgt. 8 giugno 1919, B.U.
1919, d. 41, p. 2901).
Pietro Zatti, capit., 8° Alp.,
btg. Cividale, cte 20a cp.; n. Cison di
Valmarino (Treviso)
MAVM: Accortosi, con fine
intuito tattico, di un momento di crisi fra i difensori delle trincee nemiche
che aveva di fronte, avanzò, di sua iniziativa, contro le stesse, riuscendo ad
occuparle nonostante l’intenso fuoco dell’artiglieria avversaria. Rimasto ferito,
non si allontanò dal suo reparto finché non vide l’azione compiuta — Pendici del Vodil, 27 ottobre 1915.
(D.Lgt. 31 agosto 1916, B.U. 1916, d. 73,
p. 4034).
† Pietro Zatti, capit., 8° Alp.,
btg. Cividale, cte 20a cp.; n. Cison di
Valmarino (Treviso)
MAVM: Nel mentre riordinava e
rincorava soldati della sua compagnia, rimase colpito da una granata che lo
crivellò di ben venti ferite. In condizioni quasi disperate rifiutò, finchè gli
fu possibile, le premure di chi voleva trasportarlo al posto di medicazione, e
si lasciò allontanare solamente dopo aver visto la compagnia partire in ordine
per la via indicata — Costa Mesole, 20
maggio 1916.
(D.Lgt. 19 aprile 1917, B.U. 1917, d. 30,
p. 2464).
† Pietro Zatti, di Cison di Valmarino (Treviso), 2 MAVM da
capit. s.a.p. cte la 20ª cp. del btg. Cividale, 8° Alp.: la prima ricompensa ne premiò il valore e l’abilità
di comandante il 27 ottobre 1915 alle Pendici del Vodil, dove rimase ferito; la
seconda decorazione gli venne conferita per lo stoico comportamento tenuto il 20 maggio 1916 a Costa Mesole dove, col corpo
crivellato da ben venti ferite, rifiutò di farsi trasportare al posto di
medicazione se non al compimento dell’incarico ricevuto; decedeva il 29 maggio
1916 a Padova in conseguenza della gravità delle ferite riportate (Penne nere
trevigiane).