Capitolo 18
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STORIA CRONOLOGICA DELLA SEZIONE A.N.A. DI TREVISO
Cronaca di oltre 80 anni di Vita Alpina
Capitolo 18: Il 3° Millennio
Il 5 febbraio del 2000 Treviso ha l’onore di ospitare l’Assemblea dei Presidenti delle Sezioni del 3° Raggruppamento, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Il convegno è occasione per far conoscere che l’ospedale da campo dell’A.N.A. è stato donato e che la Stato Italiano ha integrato all’Associazione il valore di due miliardi di lire, e per rendere noto che la fanfara e il coro della Brigata Tridentina sono stati soppressi per economizzare sul magro bilancio della Difesa.
Si è parlato anche dell’intervento degli Alpini a Valona, terra disperata, dove la guerra ha messo a nudo una realtà umiliante per quegli esseri umani costretti a viverci e che tentano disperatamente di fuggire in Italia.
La Protezione Civile il 25 marzo a Nervesa della Battaglia svolge la sua giornata Provinciale in collaborazione con la Provincia, la C.R.I. e il comune di Nervesa della Battaglia. Teatro dell’operazione l’antica Abbazia ripulita per l’occasione, e il 14-15-16 aprile a Feltre ha partecipato assieme a 2000 Alpini volontari all’Esercitazione Triveneta “Feltria 2000”.
L’anno 2000 vede il passaggio di consegne alla Presidenza della Sezione tra Francesco Zanardo che lascia dopo 10 anni e Ivano Gentili.
A Silea il 27 maggio del 2000 grande festa per il giuramento degli Alpini del 4° Blocco 2000 dell’8° Regg. Della Julia.
L’estate del 2000 è passata in fretta, tutti in attesa della fine del 2° millennio e dell’inizio del 3°.
Il 23 settembre, in occasione del Raduno Sezionale a Crocetta del Montello, viene tenuto a battesimo Coro A.N.A. del Montello, il terzo della Sezione.
A Treviso il 15 ottobre presso il Tempietto Sacrario del Beato Enrico da Bolzano, in via Canova ha luogo il raduno triveneto dell’Associazione Nazionale ex Prigionieri di guerra dei Campi Francesi in terra d’Africa, un’occasione per ribadire che i sacrifici dei nostri soldati in quelle terre sono stati dimenticati troppo in fretta, eppure laggiù la guerra non è stata migliore che altrove.
Il 17 ottobre anche la Sezione di Treviso partecipa con il proprio Vessillo e una quarantina di Gagliardetti alla protesta in Senato contro l’abolizione della leva organizzata dall’A.N.A Nazionale. La manifestazione, pur non avendo ottenuto soddisfazione ha il merito di aver dimostrato ai politici la nostra presenza e il nostro malumore.
All’annuale raduno dei Capigruppo il 29 ottobre 2000 domina l’amaro argomento delle recente legge sulla leva che la nuova scellerata legislazione ha cancellato per sempre, consegnando al vuoto e all’oblio, anni e anni di storia, di impegno, di valore e di sacrificio.
Entro la fine del 2000 rinasce un pezzo di storia della città. La sezione A.N.A. di Treviso completa il restauro dell’antica casa daziaria sulle rive del Sile all’altezza di Porta Garibaldi, adibita oggi a spazio culturale degli Alpini col nome di “Al Portello Sile”.
La prima mostra Fonografi e grammofoni di Angelo Sernagiotto ha inaugurato la serie di esposizioni dal 24 maggio al 13 giugno 2001 ed è stata visitata da oltre 2000 persone. La 2^ è dedicata a “Gli Alpini e la Domenica del Corriere”, una raccolta delle copertine famose di Walter Molino raccolte da Giuseppe Campagnola. Sarà poi la volta de “Il valzer dello zigo zago”una mostra di vecchie a affascinanti macchine da cucire.
Parole attorno al fuoco vive un momento di crisi e di incomprensioni tra il Gruppo di Arcade e la Sezione, ma la partecipazione alla premiazione il 5 gennaio 2001 del Direttore dell’Alpino Cesare Di Dato che indica la manifestazione tra le prime a livello nazionale, aiuta a risolvere i problemi. Sarà il Presidente della Sezione di Treviso Gentili a proporre e tradurre in pratica, con l’aiuto anche degli Alpini di Arcade, di un regolamento che getterà le basi per un rapporto più chiaro e fruttuoso per entrambi.
Intanto il 27 gennaio 2001 al Teatro Eden di Treviso Bepi De Marzi con i suoi Crodaioli incontra la città. Lo hanno invitato gli Alpini del Gruppo Treviso Città, e lui si è donato raccontandosi con umiltà, ricordando e ricordandoci i suoi grandi amici Padre Davide Maria Turoldo, Giulio Bedeschi e Mario Rigoni Stern e commuovendoci con le sue canzoni, ormai pietre miliari del canto alpino.
Il 30 marzo 2001 con Decreto del Presidente dell’Interno, delegato per il Coordinamento della Protezione Civile, del 3 luglio 1998, è stato conferito all’A.N.A., Sezione di Treviso, diploma di benemerenza e medaglia a riconoscimento dell’impegno prestato in Umbria e nelle Marche colpite dal scisma in settembre ed ottobre 1997. La medaglia è stata appuntata al Vessillo Sezionale proprio dal Sindaco Alpino Gentilini.
Dal 22 luglio al 5 agosto 2001, 42 alpini della nostra Sezione quasi tutti della P.C. sono saliti ai 2117 metri del Falzarego dove è allestito il campo base dei volontari che operano nel recupero storico delle gallerie e trincee del Piccolo Lagazuoi. Hanno aperto le gallerie che le mine fatte brillare durante la guerra del 1915-18 avevano ostruito, costruito muretti a secco, ripristinando trincee, postazioni e camminamenti.
L’operazione “Ponte di Vidor” organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Treviso, Dipartimento di Protezione Civile, viene effettuata il 7 – 8 Luglio 2001 e si avvale dell’Associazione Carabinieri, radioamatori, unità cinofile, l’UNUCI per i rilevamenti topografici, volontari subaquei, uomini della CRI e dei volontari della P.C. delle Sezioni A.N.A. di Treviso, Valdobbiadene, Vittorio Veneto e Conegliano. Sono stati tolti dal greto del Piave alberi e ceppaie per un tratto di 2 Km mettendo in sicurezza le arcate del Ponte di Vidor e delle strutture più a valle.
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York cambia la storia delle genti. Da oggi un nuovo nemico, il terrorismo, sarà sempre presente come ombra infausta e accompagnerà i nostri pensieri.Tutta la strategia militare dovrà adeguarsi a questi mutamenti, Alpini compresi. L’America, purtroppo, si scopre un Colosso d’Argilla e chiede aiuto agli alleati. Adesso andrebbero bene persino i muli!