Campocroce
Centro Studi > Monumenti all'Alpino
Campocroce
Monumento agli Alpini
A Campocroce, piccola frazione di Mogliano Veneto (TV), si trova un pregevole monumento ai caduti di tutte le guerre. Tuttavia all’interno del nostro gruppo Alpini nasce il desiderio di lasciare alla comunità un ulteriore segno della nostra presenza.
Il concorso di idee per la progettazione ha premiato il pensiero dell’Architetto Amalia Fanton che ha seguito anche la realizzazione dell’opera avvenuta tra il 2017 e il 2018.
Il monumento si trova in via della Chiesa Campocroce, nell'area antistante la palestra e vicino alle scuole.
Viene inaugurato domenica 8 luglio 2018 con la S. Messa al campo, alla presenza del presidente sezionale Marco Piovesan, di numerosi gruppi Alpini, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e un nutrito pubblico.
Il monumento celebrativo rappresenta un libro aperto, le cui pagine, con dimensioni e inclinazioni diverse tra loro, riproducono la sagoma stilizzata dei monti. Realizzato in marmo bianco, a ricordare le cime innevate, può essere definito un "Diario della Memoria".
Ogni pagina racconta lo spirito che ha animato e continua ad animare il corpo degli Alpini attraverso quattro formelle in marmo grigio che creano un chiaro contrasto cromatico.
La formella di sinistra raffigura lo “spirito di patria” dove tutti si riconoscono uniti sotto la stessa bandiera, la scultura centrale ritrae il volto dell’Alpino, la formella di destra simboleggia “la fiamma del coraggio degli eroi”: le mani scolpite scarne dalla sofferenza che aiutano, pregano e fraternizzano animate dal fuoco di coraggio tipico degli Alpini. La formella sul retro riporta un motto degli Alpini: “Nella roccia, come la roccia”.
Cecilia Barbato, poetessa di Mogliano Veneto, dopo aver ammirato il monumento ha composto un omaggio poetico:
Monumento agli Alpini
Pagine aperte sul fronte della Storia:
tra bagliori di gloria
le lunghe cicatrici del passato.
Alpini in armi:
dura la vita incombe
affila lunghe lame di dolore.
La bandiera del cuore.
Nel gesto d’amicizia
si stringono le mani:
sono lingue di fuoco
fiamma
a incenerire l’odio
e ricolmare il vuoto
con l’amore nel cuore.