Busco-Levada
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BUSCO-LEVADA
Via della Vittoria, 35 - Levada di Ponte di Piave
Anno di fondazione: 1952
Il
Gruppo fin da subito pone salde radici attingendo risorse da tre delle cinque
frazioni del comune di Ponte di Piave, Busco, Levada e San Nicolò, e da qualche
simpatizzante locale. Fondato nel 1952, il Gruppo ha il suo simbolo più
notevole nel monumento ai Caduti, sito in piazza Castelginest a Levada e
inaugurato domenica 19 giugno 2005. Il manufatto è stato eretto in
collaborazione con le altre Associazioni d’arma di Ponte di Piave, per quanto
si debba sottolineare che i principali promotori sono stati gli alpini del
Gruppo. L’opera scultorea in pietra di Sarone, autori Elena Ortica e Gaetano
Brugnaro, rappresenta un sentiero su cui sono impresse orme di scarponi che
salgono, simbolo non solo della fatica e del sacrificio compiuti da chi si
misura con la sovrastante forza della natura personificata dalla montagna ma
anche di un cammino verso l’alto, verso il soprannaturale. L’immagine vuole
celebrare non solo i nostri soldati della montagna, gli alpini, ma anche tutti
i soldati che hanno perso la vita su qualsiasi fronte e in ogni tempo. Per
questo l’opera ricorda il sacrificio dei Caduti di tutte le guerre, per legare
indissolubilmente i «soldati di pace» di oggi
ai fratelli caduti, uno spirito espresso compiutamente dal Compianto ai fratelli dipartiti, composto
da uno dei soci del Gruppo, Giampietro Fattorello, e inciso sulla targa che
accompagna il monumento.
Un’altra
opera commemorativa, a cui è legata la memoria del Gruppo, è il monumento ai
Caduti di Busco, inaugurato il 2 febbraio 2014. Altri luoghi significativi sono
due vie del comune di Ponte di Piave: la prima è dedicata a Ilario Coden,
classe 1922, alpino originario di Busco disperso sul fronte russo nel 1943, ed
è stata inaugurata il 9 marzo 2002 nel paese natale del dedicatario; la seconda
è intitolata a Flamis Vazzoler (1975-1995) ed è stata inaugurata a Levada il 23
febbraio 2014 in memoria dell’alpino pontepiavese in servizio di leva nella
Brigata Alpina Julia, a cui è dedicata una stele nel Bosco delle Penne Mozze a
Cison di Valmarino (Treviso).
Non
si conserva il nome di tutti i fondatori del Gruppo, ma con certezza si può
ricordare Natale Pezzutto (1915-2009), reduce dai fronti di Grecia e Albania
ove combatté nella Seconda Guerra Mondiale e, secondo una memoria tramandata,
primo capogruppo fino al 1983; inoltre siamo in grado di nominare Luigi
Fornasier (1923-1991), Giovanni Dal Pos (1925-1994), Angelo Tadiotto
(1925-2005) e Antonio Tommasini (1930-1995). Dopo Natale Pezzutto alla guida
del Gruppo si sono succeduti Claudio Boer (1984-1987), Tiziano Manzan
(1988-1993), Denis Nadal (1994-2006), Cristian Massarotto (2007-2008) e di
nuovo, dal 2009, l’attuale capogruppo Claudio Boer.
Dal
2012 il Gruppo ha la sede sociale in Vicolo della Vittoria, a Levada. Piccolo
ma operativo, per lo svolgimento delle proprie attività e in particolare in
vista delle annuali adunate nazionali, è dotato di una adeguata attrezzatura
opportunamente immagazzinata e custodita.
Non
siamo in grado di affermare se fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso il
Gruppo sia stato attivo in iniziative sociali di rilievo oltre a partecipare
alle adunate nazionali, ai raduni locali e alla celebrazione di feste
patriottiche. Con certezza si può però affermare che il passaggio all’impegno
sociale avviene, quando per tutta la durata dei lavori (dal 1985 al 1989) i
soci del Gruppo hanno dato il loro apporto alla ristrutturazione di una casa
colonica di Fontanelle (Treviso), destinata alla Piccola Comunità di Conegliano
(Treviso), diretta da don Luigi Vian e adibita all’accoglienza e al
reinserimento sociale dei tossicodipendenti. Inoltre, dal 1996 al 1998 il
Gruppo ha contribuito al restauro, per l’iniziativa dell’allora vicepresidente
sezionale Luigi Casagrande e il sostegno del sindaco Giuseppe Covre, di un
padiglione dismesso dell’ex
ospedale psichiatrico di Oderzo (Treviso), che ospita il Centro diurno
“Il Mosaico”, pensato per i disabili gravi del
comprensorio opitergino.
Nel
campo della solidarietà il Gruppo è intervenuto anche in occasione delle
calamità che si sono abbattute sul nostro Paese, a partire dall’alluvione che
nell’ottobre 2000 coinvolse il Piemonte e la Val d’Aosta. Per gli alpini del
Gruppo si è trattato di un’esperienza doppiamente importante sia per il
soccorso prestato sia per l’amicizia nata col gruppo valdostano di
Saint-Marcel. Inoltre l’evento calamitoso indusse i nostri alpini a maturare
l’idea di acquisire una preparazione idonea a portare soccorso e conforto alle
popolazioni colpite da catastrofi ormai ricorrenti in Italia. In questa
prospettiva si colloca l’adesione di alcuni soci, nel 2004, alla Protezione
Civile, con Denis Nadal caposquadra. Tra gli interventi di aiuto ricordiamo
l’impegno del Gruppo a L’Aquila e in Abruzzo (per il sisma del 6 aprile 2009),
nelle Cinque Terre in Liguria (per l’alluvione del 25 ottobre 2011) e a Reggio
Emilia (per il sisma del 20 maggio 2012 che colpì l’Emilia Romagna). In
seguito, nel 2019 gli associati hanno partecipato all’Operazione Vaia a Caprile
(Belluno) e Feltre (Belluno) dopo gli ingenti danni provocati dall’omonima
tempesta nell’ottobre 2018.
Durante
l’emergenza pandemica determinata dal Covid-19, nel 2020 con la Protezione
Civile sezionale i soci sono intervenuti, a Treviso, per il montaggio e lo
smontaggio di tende presso gli ospedali Ca’ Foncello, Madonnina e San Camillo e
le carceri di Santa Bona, per il ripristino degli ospedali di Valdobbiadene
(Treviso) e di Schiavonia (Padova) e per lo smontaggio dell’ospedale da campo
di Bergamo. Da segnalare anche la presenza nelle operazioni di pulizia
dell’ospedale di Noale (Venezia) e nell’ampliamento della tensostruttura del
Covid Point di Mestre (Venezia). Inoltre, nel 2020 nella fase iniziale della
pandemia il Gruppo ha collaborato alla distribuzione di mascherine nel comune
di Ponte di Piave (Treviso) e nella regolamentazione degli accessi al mercato,
alle scuole e alla Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier di Treviso
(Treviso). Sempre nel 2020 i soci hanno effettuato una raccolta di fondi a
favore della Sezione A.N.A. di Treviso destinati a fronteggiare la difficile situazione sanitaria del Paese. Nel 2021, tra aprile e
settembre, il Gruppo ha concorso all’allestimento, presso il Palazzetto dello
Sport di Ponte di Piave (Treviso), della struttura necessaria per la
realizzazione della campagna vaccinale anti Covid-19 e al relativo servizio
d’ordine.
Nel
campo dell’impegno solidale il Gruppo è attivo nel Banco alimentare,
organizzato l’ultimo sabato di novembre, e nella manutenzione del giardino
parrocchiale, alla cui creazione ha partecipato, e del parco giochi delle
scuole d’infanzia e primarie di Levada. Ha operato per il restauro e la
valorizzazione della chiesa di San Bonifacio Martire di Levada, che ospita
l’affresco quattrocentesco dedicato alla Madonna
della Rondine e i cui lavori si sono conclusi nel 2011. Gli alpini di Busco
e Levada hanno anche collaborato alla concomitante ristrutturazione
dell’attiguo oratorio.
Il
Gruppo ha contribuito alla buona riuscita delle manifestazioni organizzate
dalla Sezione di Treviso, fra cui le due adunate nazionali organizzate nel 1994
e nel 2017 e, nel 2021, la celebrazione del Centenario della Sezione
partecipando, col proprio Gagliardetto, agli eventi e alle manifestazioni
promosse per questo importantissimo traguardo; l’esposizione dello striscione
del Centenario in piazza Castelginest, a Levada, accanto al monumento ai Caduti
ne costituisce il segno “mediaticamente” più evidente.
Consapevole di aver maturato una sua storia, sabato 26 maggio 2012, a
Levada, il Gruppo ha celebrato il 60° anniversario della fondazione che ha
visto la partecipazione del Coro Brigata Alpina Julia Congedati e
l’allestimento di una mostra fotografica dedicata alla vita in armi della
nostra gente. Nel 2017, in occasione del 65° anniversario, nella chiesa di
Levada, sabato 28 ottobre si sono esibiti il Coro Col di Lana, il Coro Alpini
Medunese e il Coro Polifonico D’Altro Canto, mentre domenica 29, durante la
Santa Messa, don Gianni Biasi ha benedetto la nuova Fiamma Alpina del Gruppo,
che ora, all’inizio del 2022, si prepara alla ricorrenza del suo settantesimo
compleanno.(Aggiornamento settembre 2022)