Capitolo 8 - Sezione Alpini Treviso

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Capitolo 8

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STORIA CRONOLOGICA DELLA SEZIONE A.N.A. DI TREVISO

Cronaca di oltre 80 anni di Vita Alpina


Capitolo 8: 1976, un terremoto anche per gli alpini

La sera del 6 maggio 1976 il Friuli conosce una delle sue giornate più terribili: il terremoto sconvolge la regione, dalla Carnia, alla pianura, e a tutta la pedemontana fino quasi al confine del Veneto.
“Alpini Trevigiani, il Friuli ci attende”. L’appello di Cattai trova immediata risposta. Alla Sezione viene affidato il 10° cantiere, quello di Pinzano assieme alla Sezione di Conegliano e subito ci si preoccupa di dare indicazione sul modo di operare. Fameja Alpina scrive: Abbiamo visto, sulla base della prima settimana di esperienza, che l’ideale per bene operare in zona terremotata è arrivare con una squadra autonoma almeno con mezzi di trasporto e formata da 1-2 muratori, un carpentiere, un paio di manovali. La redazione forse non si rendeva conto che stava gettando le basi per quella che sarebbe divenuta la Protezione Civile.
Il 12 giugno 1977 avviene l’incontro tra la Sezione A.N.A. di Treviso e i 51° Stormo di Istrana.
- “Madooonna! E questi dove li mettiamo! Con questa espressione alle 9,10 del mattino venivano accolti gli Alpini ai cancelli dell’aeroporto. Veniva così a rinnovarsi quel gemellaggio avvenuto di fatto all’Adunata di Treviso di 10 anni prima.
Intanto si continua a programmare interventi in Friuli ricordando a tutti che all’uopo servono: Uomini, materiali e denari. Le mete di intervento sono adesso Villa Santina, Venzone e Clauzetto. Puntuale Fameja Alpina rende conto della gestione del fondo di assistenza Fradis Furlans.
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