Capitolo 16 - Sezione Alpini Treviso

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Capitolo 16

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STORIA CRONOLOGICA DELLA SEZIONE A.N.A. DI TREVISO

Cronaca di oltre 80 anni di Vita Alpina


Capitolo 16: La Protezione Civile  diventa importante

Venerdì 10 gennaio 1997 la Brigata Alpina Cadore scompare, ingoiata nella progressiva demolizione del 4° Corpo d’Armata. La sensazione degli Alpini presenti con 24 vessilli sezionali e 300 gagliardetti rappresentanti altrettanti Gruppi alpini, è di delusione per essere stati presi in giro dai vari Ministri della Difesa con pietose menzogne e false promesse che, ben sapevano, non sarebbero mai state mantenute.
Ferve l’attività della Protezione Civile. Il 12 e 13 aprile 1997  l’operazione “Montello 97” con il coordinamento provinciale delle Associazioni di volontariato e dei comuni di Nervesa, Giavera, Volpago e Caerano. Una simulazione di calamità con evacuazione di edifici e ricerca di persone disperse tra i boschi del Montello, in grotte e sul Piave. L’altra, denominata “Piave 97”, si può considerare la vera prima uscita del nostro nucleo P.C. della Sezione. 142  nostri volontari hanno fatto parte dei 1231 Alpini che hanno ripulito il Piave da tronchi, rovi e sterpaglie per il tratto di fiume che va da Ponte nelle Alpi fino a Lentiai.
I Gruppi Sportivi più importanti della Sezione sono quello di Treviso e quello del G.S.A. Montello, tutti impegnati con un calendario di gare fittissimo.
La prima Gran Fondo Pinarello si svolge il 20 luglio 1997 con la partecipazione del grande Miguel Indurain. Anche in quest’occasione gli Alpini hanno modo di rendersi utili rifocillando gli atleti all’arrivo.
L’attività della Sezione si conclude anche quest’anno con la tradizionale lucciolata del 13 dicembre, un augurio di Natale tangibile per gli amici della”Via di Natale”.
La Sezione di Treviso, in collaborazione col Gruppo di Arcade presenta orgogliosa la manifestazione “Parole attorno al fuoco” giunta alla 3^ edizione, un appuntamento atteso e gradito sia dagli scrittori che vi partecipano entusiasti (101 racconti), sia dalle autorità e dal pubblico che accorrono sempre più numerosi alla cerimonia di premiazione il 5 gennaio 1998.
All’Adunata Nazionale di Padova l’assenza del Presidente Scalfaro accorso in quel di Sarno a rendere omaggio alle 95 vittime dell’immane tragedia, suggerisce ad alcuni ignoti facinorosi la pubblicazione di un volantino infamante nei confronti del Capo dello Stato. Gli Alpini prendono immediatamente le distanze e protestano vibratamente.
Il 24 maggio 1998, a 20 anni dalla fondazione, il Bosco delle Penne Mozze ha la sua campana dono dei fratelli Zecchella in memoria del padre Vittorio caduto in Russia. E’ presente anche il Presidente A.N.A. Caprioli.
Il 18-19-20 settembre ha luogo a Bassano del Grappa l’Esercitazione Triveneta di Protezione Civile denominata “Primo Millennium”. Gli oltre 1300 volontari sono stati distribuiti in 28 cantieri con compiti di rendere agibili aule scolastiche, ripristinare e sistemare aree pubbliche e parchi con sfalcio, disboscamenti e sistemazione di giardini, semine, rafforzamento di argini, sistemazione sentieri sulle rive del Brenta, segnaletiche stradali, parapetti, recinzioni, ecc… I 117 volontari della Sezione di Treviso  sono stati distribuiti su 8 cantieri ed hanno avuto modo di integrare la loro preparazione interagendo con le altre forze convenute.
Esercitarsi, diventa indispensabile per essere di pronto impiego, come nel caso dello sgombero del  “Turazza” a Treviso il 3 ottobre, dove difficoltà di spostamento di macchine pesanti e oggetti ingombranti sono state superate grazie alla perizia del nucleo di Protezione Civile della nostra Sezione.
Nei primi giorni di ottobre 1998 il nucleo di P.C. degli Alpini è rimasto in allerta alcuni giorni per fronteggiare la nuova alluvione che ha colpito il Veneto. In pericolo gli ospedali di Castelfranco e Noale. L’allarme è poi rientrato, ma i nostri hanno dimostrato prontezza di riflessi e nervi saldi: saper aspettare senza farsi logorare è una qualità indispensabile per volontari di P.C.
4 novembre 1918- 4 novembre 1998. Ottant’anni dalla fine della Grande Guerra. Siamo al culmine della pretesa di seccessione della cosiddetta Padania dal resto dell’Italia. Bepi De Marzi coglie l’occasione per una riflessione su “La Vita del Popolo” e si chiede: - Nella terra dei padani ha un senso il 4 novembre?. Gli fa eco Ziggiotto su Fameja Alpina e si scaglia contro coloro che per i comportamenti assunti non meritano di vivere in un Paese come l’Italia che per la sua libertà ha immolato 600.000 uomini solo nel 1° conflitto mondiale.
L’ USL di Oderzo e le Amministrazioni locali hanno ben riposto la loro fiducia negli Alpini della Sezione di Treviso nell’affidare loro il compito di ristrutturare un padiglione dismesso per adibirlo a centro diurno per disabili. L’inizio dei lavori è avvenuto il 16 febbraio 1996 e l’inaugurazione il 22 novembre 1998, dopo aver effettuato 320 turni di lavoro per un totale di 29904 ore di impegno. È  presente alla cerimonia il Presidente Nazionale A.N.A. Beppe Parazzini e l’ex Presidente Caprioli. Numerose le autorità venute ad ammirare e a festeggiare gli Alpini capaci di stupire per bravura e generosità.
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