Capitolo 12 - Sezione Alpini Treviso

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Capitolo 12

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STORIA CRONOLOGICA DELLA SEZIONE A.N.A. DI TREVISO

Cronaca di oltre 80 anni di Vita Alpina


Capitolo 12: Anni ’90. Verso la grande Adunata di Treviso

Verso la fine di Aprile del 1990 una delegazione dell’A.N.A. composta anche dal Presidente della nostra Sezione Cattai affronta un viaggio di alcuni giorni per recarsi a Rossosch e a Nikolajewka ad incontrare i ricordi della terribile epopea dei nostri Alpini durante l’inverno del ’43. Ritornano con le foto della fossa comune dove sono sepolti i nostri soldati e con una bottiglia piena d’acqua del Don.
Il 25 febbraio 1990 muore anche l’amato Presidente Pertini che degli Alpini ebbe a dire: - Voi siete il baluardo contro i nemici dello Stato, e il 16 aprile “va avanti” il Gen. Enrico Reginato Medaglia d’Oro al Valor Militare, l’eroe senza armi, il medico degli alpini che in Russia salvò centinaia di vita umane e che tornò dopo “12 anni di prigionia in U.R.S.S.” come titola il suo libro di memorie.
Nella primavera dello stesso anno Francesco Cattai lascia la presidenza della Sezione di Treviso, dopo averla retta per 25 anni! Gli succede Francesco Zanardo.
Ad Arcade il 15 settembre giurano le reclute del 6° scaglione ’90. una festa per tutta la Sezione e un vanto per il paese del “Panevin”, una tradizione fatta risorgere dagli Alpini del locale Gruppo nel 1972.
Il 29 e 30 settembre al Campionato A.N.A. di tiro a segno svoltosi a Novara la squadra della Sezione di Treviso composta da Leandro e Guiseppe Ungherani (padre e figlio), Maurizio Zanatta e Luigi Rizzante si classifica al 1° posto con grande soddisfazione per tutto l’ambiente sportivo della Sezione.
Le celebrazioni per il 70° della nascita della Sezione cominciano il 16 marzo 1991 con la consegna di 9237 litri di latte (tanti sono i soci alla fine del 1990) a Don Vittorione, un sacerdote dalla stazza di duecento chili che ha scelto l’Uganda come Missione.
Nel 1991 nasce anche il concorso “Fotografare l’Adunata”, fiore all’occhiello della Sezione di Treviso.
I festeggiamenti ufficiali per il 70° della Sezione vengono effettuati a Montebelluna che celebra i 30 anni del locale Gruppo Alpini che, con i suoi 434 iscritti è il più numeroso della Sezione. La sfilata vede protagonisti 79 Gruppi con i relativi Gagliardetti, altre Sezioni, il gruppo delle unità cinofile di soccorso “La Marca” e numerose Autorità. Ha allietato la festa la Banda A.N.A. di Maser.
Nel 1992 parte un’idea dal cuore di un Reduce della Russia: tornare a Rossosch dove nel 1942 c’era il Comando del Corpo d’armata Alpino a costruire un asilo capace di ospitare un centinaio di bambini. Un modo Alpino di ricordare, a quasi cinquant’anni, quei tristi giorni. L’invito è del Presidente Nazionale Caprioli, ma la risposta trevigiana è immediata.
Intanto sul piano della ristrutturazione delle Forze Armate è scomparsa la Brigata Orobica ed ora sul mirino appare la Cadore. Le forze trevigiane e bellunesi si stanno mobilitando per una battaglia che risulterà, ahimè, perdente.
Il 3 ottobre 1992 giurano al Tenni di Treviso le 600 reclute del Btg. Vicenza Brigata Julia con relativa Fanfara. La cerimonia è stata solennizzata dalla presenza del Labaro Nazionale dell’A.N.A., dalle innumerevoli Autorità intervenute e dagli amici e parenti dei nuovi Alpini. Sta prendendo sempre più piede questo tipo di cerimonia che avvicina la popolazione ella realtà del nostro Esercito.
Nell’ultimo numero di Fameja Alpina del 1992 appare un titolo “Parole Attorno al fuoco”. Si tratta di una lettera accorata di Carlo Tognarelli che ripropone e difende la sua idea di istituire un premio letterario da affiancare al “Panevin” di Arcade.
Intanto il vignettista Brugar, che ormai collabora in maniera continuativa con Fameja Alpina, scherza con lungimiranza sulla naja rosa, ossia le donne soldato.
Il 6 giugno vengono inaugurati due sentieri del Montello individuati in collaborazione dal Consorzio Montello e dalla Protezione Civile A.N.A. di Treviso. L’operazione era partita nel mese di maggio, a cura delle Penne Nere montelliane, segnando alcuni itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta senza sconfinare in proprietà private.
Il 2 ottobre 1993 al 4° Concorso nazionale della stampa alpina che si è tenuto a Rodendo Saiano in provincia di Brescia la testata della nostra Sezione, Fameja Alpina, ottiene il 1° posto su 33 giornali concorrenti.
In quei giorni si sta lavorando sodo per preparare la 67^ Adunata Nazionale che si svolgerà a Treviso nel 1994.
Sempre nel 1993 Cleto Barbon, un Alpino di Arcade vince il Concorso nazionale organizzato dal gruppo A.N.A. di Lacchiarella “Alpini e Poesia” con la lirica “Inno alla vita” dedicata a Rossosch.
I giovani Alpini della Taurinense chiamati in Mozambico come forze O.N.U. per una missione di pace nella tormentata Africa portano la penna nera anche sull’elmetto, creando così una diatriba di carattere formale con i Funzionari dell’O.N.U. e naturalmente la spuntano di gran lunga per la gioia di tutti gli Alpini d’Italia e del mondo.
 Ancora nel 1993 appare su “Fameja Alpina un articolo a firma del Capogruppo di Treviso-Città Carlo Frassetta sulla riserva naturalistica del medio Piave. Parlando dell’acqua invita i suoi concittadini trevigiani viziati e convinti di averne sempre molta, limpida e pura, a prendere atto che l’acqua è un bene, una risorsa che da tempo purtroppo tende a diminuire anche qui da noi.
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